Leonardo Oliveri studente della classe V secondo in Italia al concorso indetto da ANVCG e dal Ministero dell’Istruzione

Oggi 1 febbraio è la “Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”. L’iniziativa ha assunto particolare valore questa mattina al Liceo Scientifico ad Indirizzo Sportivo “A.Gianelli” di Chiavari (Ge) con lo svolgimento della premiazione di uno studente della scuola che ha vinto il premio nazionale legato al concorso indetto dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione sul tema: Dal sangue delle vittime delle guerre mondiali ad un’Europa promotrice di pace.

La giornata nazionale è stata istituita con una legge nel 2017 al fine di conservare la memoria delle vittime civili di tutte le guerre e di tutti i conflitti nel mondo, nonché di promuovere, secondo i princìpi dell’articolo 11 della Costituzione, la cultura della pace e del ripudio della guerra. Lo studente premiato è Leonardo Oliveri, studente della classe V. Ha ottenuto il secondo riconoscimento nazionale del concorso, nella sezione “scritti”. A consegnare il premio è stata la coordinatrice didattica della scuola paritaria chiavarese, Daniela Loero, in collegamento streaming con il Ministero dell’Istruzione e la sede nazionale dell’associazione Nazionale Vittimi Civili di Guerra.

Leonardo, oltre ad aver affrontato il tema generale, districandosi dal punto di vista storico sulle due guerre mondiali e il compito dell’Europa quale portatrice di pace e stabilità, si è soffermato sulla sua storia personale dato che il nonno paterno, “Giovanni”, ha vissuto sulla sua pelle il dramma della guerra ed in particolare la deportazione presso il campo di concentramento di Magdeburgo. Leonardo ha riportato alla memoria i racconti del nonno e ha corredato il suo lavoro con alcune fotografie tra cui fanno riflettere quella della medaglia e la mostrina che i detenuti dovevano portare al collo per il riconoscimento nel campo. “Ciò che il nonno mi ha lasciato in eredità – ha detto Leonardo – è il fatto che, nonostante tutto, si sentisse un uomo fortunato perché era riuscito a tornare a casa e mai nella sua vita ha dimenticato i tanti giovani, come lui all’epoca, morti senza un perché se non quello della cattiveria umana”.

Afferma Annalisa Noziglia, docente di storia e filosofia del “Gianelli”: “Senza dubbio questo concorso è stata una preziosa occasione per fare memoria della nostra storia, ma ci ha aiutato ancora una volta a comprendere che le guerre di ogni tempo, anche quelle talvolta dimenticate che si consumano ai giorni nostri, sconvolgono l’esistenza e la normalità delle persone comuni, spezzando la vita di giovani, distruggendo famiglie e comunità di persone che non hanno nessuna colpa. Dobbiamo ora accompagnare i giovani a costruire una società più giusta”.

Al concorso hanno partecipato due classi delle scuola (IV e V), presentandosi sia per la sezione Scritti che per quella Video.



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